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Versione

W1

 Kinkaleri

 
 

Con Wanted. Intuizioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta, progetto speciale di Kinkaleri per F.I.S.Co.07, spunta a Bologna un’insegna che indica il luogo della 'costruzione apocalittica della meraviglia'. W è un cartello della metropolitana, capovolto e collocato all’ingresso della Galleria Accursio in piazza Maggiore. Un atto subliminale concreto così plausibile da risultare ben presto familiare e mimeticamente inglobato nella città dei passanti, i cui corpi obbediscono ai pieni e ai vuoti di un testo urbano che essi scrivono, senza poterlo leggere.

Qui si tratta di una lettera: la W, una M rovesciata. Qui si tratta di dar conto di un atto illegale. Di un’espropriazione indebita dall’alfabeto, dal discorso, dalle aggregazioni semantiche, dalle permutazioni anagrammatiche. Qui non si sfiora neanche il grado zero della frase minima completa. E questo sequestro ne inaugura poi una sequela infinita. La W, segno sganciato nella città, in quanto indebito e illegittimo, può dar corso a una espropriazione/appropriazione estrema, ai limiti del plagio: la prima è dichiarata in apertura. Il resto scompare nella scrittura: è rumore. Tuttavia l’i-n-s-e-g-n-a è lontana dall’in-segnare qualcosa, dall’indicare un luogo, da sintetizzare un logo, da prestarsi a un no-logo. E’ segno inesperto. Non cura. Non fonda lo sguardo. Non parla di non-luoghi. Non guarda la città dall’alto, privo com’è di qualsiasi pulsione scopica. Non si posiziona: si posa ed è posato. Si sottrae alla presa della città: osserva immoto l’insieme strapiombare. (Lucia Amara)

W is the sign which indicates ‘an apocalyptic construction of the wonder’.
A sign in the town of Bologna produced for the first time by Kinkaleri and F.I.S.Co. in occasion of their special project Wanted. Intuizioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta. At the hub of city life, Kinkaleri compacts different experiences of time and space. While a space beneath the streets is constantly restructured, the W stands as a signboard of the underground network (M) turned upside down at the entrance to the Galleria Accursio in Piazza Maggiore. A tangible subliminal act plausible enough to become familiar and mimically absorbed in Bologna city till today.


www.wetropolitan.blogspot.com