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Versione

Den Doozle!

 Sun Araw

 
 

concerto

Den Doozle! è perdersi in un labirinto di riferimenti musicali o abbandonarsi alla trama sfrangiata dello spazio-tempo. Tra le definizioni date per l'esperienza sonora creata da Sun Araw si è parlato di una "giungla felice di ripetizioni elettroniche e suono dal vivo", di "loop, echi, bassi esplosi e momenti random che riconfigurano afro-beat, reggae e funk in maniera vertiginosa". Neo-dub e psych-rock: definizioni che provano a scaffalare in una merceologia discografica fenomeni probabilmente ingestibili in un'epoca che sfugge come sabbia tra le proprie dita. E' una ricerca inesausta, quella attuata da Sun Araw e da altri della sua generazione. Viaggi di riscoperta, come quello recente in Giamaica, che lo ha portato ad Icon Give Talk: reinnestare radici su terreni instabili, come in una dancehall arty disintegrata da un meteorite di plastica. Una ricerca oscura a tratti, un percorso trascendentale dall'esito incerto -domani, chissà- tra bit e tradizioni misteriche afro-mediterranee, per un ingresso esemplare nei paesaggi transitori del ventunesimo secolo.

concert

Den Doozle! is about losing oneself in a maze of musical references or abandoning oneself to the frayed space-time scheme. In one of the definitions given for the sound experience created by Sun Araw, there was talk of a "happy jungle of electronic and live sound repititions" and "loops, echoes, exploded basses and random moments that reconfigure the afro-beat, reggae and funk in a dizzying way." Neo-dub and psych-rock: these are definitions that try to categorize into a recording product most likely unmanageable phenomena in an era that slips away like sand between the toes. The quest, the research, is endless, that of Sun Araw and others of his generation. These are journeys of discovery, such as the recent one to Jamaica, which led to Icon Give Talk: reinstating roots in unstable terrain, like a dancehall arty disintegrated by a meteorite made ​​of plastic. A dark quest at times, a transcendental journey with an uncertain outcome - tomorrow, who knows - between bits and mysterical Afro-Mediterranean traditions for an exemplary entranc