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Versione

Sono dentro. L’essere ciò che è chiuso in un tratto

 Silvia Costa

 
 

Sono dentro. L’ essere ciò che è chiuso in un tratto raccoglie e rivela per la prima volta in Italia i disegni realizzati nell’arco degli ultimi dieci anni da Silvia Costa. È questa una pratica, quasi un rituale, che l’artista esegue di notte, quando la luce si attenua, si fa silenzio intorno e tutto si deposita e prende peso. La mano pigia sulla carta che assorbe l’inchiostro del vissuto quotidiano. In questi disegni appaiono figure umane, senza tratti precisi, senza occhi né orecchie, senza sesso. In questa sorta di identità amplificata si sono fissate in un tratto lineare e sintetico le memorie di esperienze vissute, di sensazioni attraversate, di incontri avvenuti. Veritieri frammenti di una biografia che si trasmuta in simboli, ironici e a volte vagamente infantili, e diventa un sentire universale. Laddove la parola non riesce a descrivere con pienezza, può un’immagine indurre, sintetizzare e trasmettere un pensiero complesso? Ogni disegno è accompagnato da delle frasi, quasi delle massime, o brevi versi poetici che descrivono il movimento di una vita interiore.

Per la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, l’artista ha scelto di uscire dal proprio sentire personale per mettersi in ascolto di quello dell’altra/o e diventare recettore e codificatore in forme e tratti, dei sentimenti e pensieri di chi avrà desiderio di lasciarli. Come ad una amica/o, a un confidente, una testimone. Durante il giorno sarà possibile visitare la mostra e dialogare con l’artista per consegnarle una frase, un pensiero istantaneo di quel momento, o una citazione da uno dei libri presenti sugli scaffali della biblioteca; tale raccolta diventerà il materiale su cui Silvia Costa lavorerà nelle ore notturne e che trasformerà in nuovi disegni, in nuove figure. Questa produzione entrerà di giorno in giorno a far parte della mostra, ampliandola e facendola vivere degli incontri e passaggi sul luogo.